Qui c’è una notizia vera, una notizia dal duplice valore, oppure una notizia dentro l’altra, scegliete voi. La prima notizia è che la Santa Sede ha deciso di procedere alla costituzione di una specifica Commissione per la protezione dei bambini, con la finalità di assistere il Papa e la Chiesa e per la cura pastorale delle vittime di abusi; la Chiesa, in sostanza, compie un ulteriore passo non già verso la condanna della pedofilia – stabilita, con parole ferree e cristalline, già duemila anni or sono da Gesù – ma verso gli abusati dai pedofili preti (non parlerei di “preti pedofili”, non essendo la pedofilia una variante dell’essere preti ma essendo invece quella del clero una delle non poche categorie colpite, talvolta, dalla presenza di pedofili). Più assistenza verso le vittime di abusi, ovviamente, non vuol dire che si possa abbassare la guardia sul problema della pedofilia. Però la notizia è senza dubbio confortante.
Certamente molto più confortante – e veniamo alla seconda notizia – dell’atteggiamento del mondo sulla questione in oggetto. Infatti, quello stesso mondo, a partire da quello dei mass media, che non si è mai fatto problemi a raccontare storie di pedofilia interne alla Chiesa (all’occorrenza anche inventandole, oppure raccontandole prima che fossero provate), non solo non sta seguendo il buon esempio della Santa Sede, ma sta addirittura – nell’indifferenza generale – procedendo in senso opposto. Si pensi, su tutto, all’atteggiamento assunto rispettivamente dagli autori dell’ultimo DSM (Diagnostic and Statistic Manual of Mental Disorders) e dai membri dell’APA (American Psychiatric Association), i quali, cavillando sulla distinzione fra “pedofilia” e “disturbi parafilici” – definiti «comportamenti sessuali non normativi» e «non ipso facto disturbi mentali» – stanno marciando verso una normalizzazione della pedofilia senza che nessuno, salvo pochi, abbia da ridire.
Incredibile: gli stessi mass media così attivi nell’attaccare i pedofili preti anche prima di qualsivoglia risultanza processuale, non si sono degnati – e non si degnano tutt’ora – di spiegarci che in ambienti autorevoli la condotta del pedofilo, da disturbo mentale, è stata ridimensionata sotto l’etichetta di comportamento non abituale. E la Chiesa? La Chiesa non solo seguita a perseguire i reati di pedofilia – fra l’altro ben oltre i termini di prescrizione di molte legislazioni civili – ma, come abbiamo visto, rafforza l’assistenza alle vittime di abusi; per non lasciare nessuno indietro o nuovamente solo. Il tutto con coloro che si stracciano le vesti alla notizia di un pedofilo prete costantemente indifferenti alla normalizzazione in corso per la pedofilia. «Spesso – ha scritto de La Rochefoucauld (1613 -1680) – ci vergogneremmo delle nostre più belle azioni se la gente vedesse tutti i motivi che le determinano». Non è chiaro se insistere sul problema della pedofilia nella Chiesa, com’è stato fatto a livello mondiale per qualche anno, rientri fra le «più belle azioni»; certo è che il silenzio di oggi di molti moralisti di ieri dovrebbe generare, in loro, un po’ di vergogna.

Non c’è molto da meravigliarsi, Gesù disse: “SE HANNO PERSEGUITATO ME, PERSEGUITERANNO ANCHE VOI.”
Il problema fondamentale è che qualsiasi cosa la Chiesa faccia di buono non viene considerato (a parte il fatto che Gesù è venuto al mondo per noi ed è morto per noi ed è risuscitato per noi, per amore nostro, piccolo particolare), qualsiasi cosa di cattivo faccia si divulga, si amplifica, si moltiplica alla ennesima potenza.
Ciò che fanno altre religioni, altre persone, politici, nazioni, ecc…viene passato sotto silenzio se non conviene divulgarlo.
Questa è la profezia che ci ha lasciato Gesù, che è vera ai suoi tempi, come era vera ieri ed oggi.
Noi cristiani dobbiamo essere pronti a dare conto della nostra fede come fece Gesù né più né meno, pronti a perdere la faccia e perfino la vita per amore suo.
Io mi sento pronta dentro di me, ma non so al momento opportuno come potrei reagire.
Confido nel Signore per ogni cosa, cercando di testimoniare quell’amore che il nostro piccolo Bambino che sta per arrivare ci ha dimostrato.
Buon Avvento al caro Giuliano a tutti i suoi lettori, a tutti quanti ed anche quelli che la pensano diversamente d me.
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