
Tanto per cambiare, i grandi media non si stanno filando granché la notizia, che però pare proprio esserci. Giudicate voi: martedì un uomo di 28 anni di Eindhoven – città di 230.000 abitanti, nei Paesi Bassi – è stato arrestato nella sua abitazione al termine di una lunga indagine, con l’accusa di portare da tempo la morte a domicilio, procacciando farmaci letali su commissione. Gli inquirenti affermano che il sospettato avrebbe agito da novembre 2018 a giugno 2021 recapitando ad aspiranti suicidi due farmaci: uno per morire e l’altro per arginare la tentazione di vomitare.
Le indagini sono partite dopo la morte sospetta di una donna di Best, avvenuta a maggio di quest’anno. Il ventottenne – che non ha una formazione sanitaria e non era quindi titolato a fare ciò che ha fatto – ora è accusato d’aver concorso ad almeno sei decessi. Secondo il pubblico ministero che ha in mano il suo fascicolo, potrebbe però aver venduto illegalmente uno o entrambi i farmaci addirittura «a centinaia» di persone. Al momento le accuse a carico dell’uomo – tale Alex S. – sono assistenza illegale al suicidio, riciclaggio di denaro sporco e reati di droga.
L’udienza dovrebbe tenersi entro il 6 agosto, ma è già chiaro come il caso sia scottante. Non solo sotto il profilo etico – il sospettato non ha solo portato la morte a domicilio: ci ha pure speculato -, ma anche sotto quello politico. Infatti, in un Paese dove l’eutanasia è legale da 20 anni, che capitino cose simili, con soggetti che si improvvisano mercanti di morte facendo la cresta sulla disperazione altrui, significano solo una cosa: l’eutanasia legale non toglie dalla clandestinità proprio nulla. E chi lo pensa – che si chiami Fedez o Cappato cambia poco – lo vada a raccontare ai parenti di chi, in questi anni, ha ricevuto a casa una visita di Alex S.
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E che differenza c’è con l’eutanasia si Stato? Cioè: lo Stato può uccidere per legge e il privato cittadino facendo la stessa cosa commette reato?
Premesso che qui nessuno è a favore dell’eutanasia di stato, che razza di paragoni sono? Siccome lo stato ha il diritto di imprigionare le persone, quel diritto me lo posso prendere anch’io? Siccome lo stato ha il diritto di usare le manette allora è giusto che possa farlo anch’Io? Siccome lo stato ha il diritto di sequestrare una partita di eroina, se riesco anch’io a mettere le mani su un paio di quintali di eroina in transito non è giusto che mi venga considerato reato? Alla faccia della logica!
Condivido in pieno, e rilevo ancora una volta che c’è ormai una scuola di pensiero che è come l’orologio a lancette : 2 volte al giorno fa l’ora giusta!
Per questo è pericoloso non intravedere il pericolo di compagni di strada che apparentemente su alcuni temi la pensano come te (in senso lato) , ma dove in realtà quel pensiero ha una origine critica totalmente diversa (ed errata e pericolosa), sicchè porta ad altri pensieri e convinzioni fallaci , per non dire demenziali.
Esempio tipico sono coloro che sono contro il green pass (argomento giustamente controverso, che impatta anche sulla economia di qualcuno e sul quale quindi è facile trovare delle ragioni contro, anche se magari deboli ed individualiste) mischiati a quelli che apoditticamente sono contro il vaccino o contro i vaccini o che negano la pericolosità individuale e collettiva della malattia.
I secondi sono “parassiti” dei primi, e ingrossandone in modo anomalo le fila ne mutano anche la sostanza , utilizzando queste grandi manifestazioni (che prima raccoglievano qualche centinaio di persone appena) come veicolo di trasmissione delle tesi più strampalate e pericolose che disincentivano le vaccinazioni, che sono (volente o nolente) l’unica arma nota e condivisa da tutto il mondo scientifico.
Mio caro ragazzo, nella mia ormai lunga e tutt’altro che rosea vita ho imparato a sopportare molte cose; le lezioncine di vita non sono fra queste, quindi ti sarei grata se provassi a evitare. Quanto alla lezioncina su quelli che chiami “compagni di strada”, ho già risposto in altra occasione, e a differenza di te non amo ripetermi, quindi non lo farò, tanto più che nel caso specifico non ho neppure idea a chi tu ti riferisca. Quanto poi a tirare fuori le motivazioni contro il green pass in una discussione sulle ragioni pro o contro l’eutanasia di stato, l’unica cosa che mi viene da pensare – ed è la più benevola nei tuoi confronti – è che non ti piacciano i commenti corti per cui quando ti mancano argomenti allunghi il brodo con la prima cosa che ti capita sottomano.
L’ha ripubblicato su Organon.
Evidentemente caro Guzzo l’eutanasia “di stato” olandese, spacciata per essere una dispensatrice di morte senza controllo, non è invece così semplice da ottenere come le leggende dei blog dicono.
Per questo anche in Olanda c’è spazio per chi vende morte in modo clandestino, e per questo c’è chi la compra in modo clandestino.
“Evidentemente” nel senso che ci sono delle evidenze, ossia prove documentali, o è un modo di dire per esprimere la sua personale opinione? Il documento che ho linkato nell’altro post è relativo all’Olanda, e si riferisce a una donna che aveva ripetutamente dichiarato di non voler morire, e ciononostante la dottoressa l’ha uccisa, lottando fisicamente con lei che, quando si è resa cono di ciò che stava succedendo, ha disperatamente lottato nel tentativo di impedirlo.
Le risulta che in Italia l’introduzione dell’aborto legale, teoricamente limitato, in realtà praticato a chiunque lo chieda, abbia messo fine agli aborti clandestini? E l’esistenza degli aborti clandestini permette di dedurre che ottenere l’aborto legale è estremamente difficile?
Scusami ma non vedo link nel tuo post, forse era in una altra conversazione ?
In ogni caso il racconto delle eccezioni e distorsioni anche “criminali” della legge olandese, che sicuramente ci saranno, non esclude che vi siano delle situazioni nelle quali la facoltà di morire non sia consentita.
Altrimenti non vedo perchè qualcuno dovrebbe comprare clandestinamente tale facoltà e perchè qualcuno la dovrebbe vendere.
Mi sfugge cosa voleva dimostrare questo articolo.
E’ ovvio che qualsiasi legge pone comunque dei limiti, e che qualcuno abbia interesse a scavalcare quei limiti.
Tu parli di aborto.
Per mera logica dico che sicuramente l’aborto clandestino in italia ancora c’è.
Per mera logica però dico anche che sicuramente coinvolge un numero di casi infinitamente minore di quanti ne coinvolgeva prima della legge 194.
Fare un articolo come questo , per dimostrare l’inefficacia delle liberalizzazioni, è fallace da tutti i punti di vista, perchè sarebbe come dire che è inutile aver liberalizzato l’accesso alle spiagge demaniali, perchè c’è qualcuno che ancora comunque entra in quelle poche che sono rimaste vietate.
E’ una logica che non serve a nulla e non convince nessuno. Se si deve combattere un fenomeno, sia esso l’aborto sia esso l’eutanasia, questa strategia è perdente SEMPRE, e serve soltanto a far finta di aver lottato.
Chi lotta veramente giornalmente contro gli aborti (oltre naturalmente ai sacerdoti educatori di tutti i tipi) sono quei santi volontari, spesso cattolici ma non solo, che presso i consultori cercano di dissuadere le persone, prendendosi insulti, alzate di spalle, etc. E sono anche quegli amministratori (pochi) che a tutti i livelli (stato ed enti locali) cercano di aumentare i fondi per le attività di prevenzione ed educative sul tema, sottraendoli alle spese della festa del paese o al finanziamento di attività clientelari che sicuramente gli porterebbero più consensi e voti.
Questo tipo di azione salva qualche migliaio di vite umane ogni anno.
L’azione di chi invece dice (peraltro in grande minoranza) solo “NO” a tutto non salva nessuno, se non la propria facciata.
Se uno scrive “Il documento che ho linkato nell’altro post” significa che sì, si trova in un’altra conversazione. Quanto al merito del commento, siamo alle solite: uno ti porta dei fatti e tu appoggi il tuo scetticismo su tali fatti con l’argomento che “altrimenti non vedi perché”: davvero non ti rendi conto di quanto è miserello?
Quanto all’aborto invece certo, quando è stato legalizzato tutte quelle che prima andavano a farlo a Londra hanno cominciato a farlo qui, ma nelle campagne, soprattutto ma non esclusivamente nel nostro meridione, quante ragazze pensi che potessero permettersi di dire ciao mamma non aspettarmi a pranzo che devo andare all’ospedale ad abortire? Hanno continuato ad andare dalla mammana, o a crepare sbagliando le dosi o il tempo di cottura con il decotto di prezzemolo. Ma, a parte questo, ancora una volta hai fatto mostra della tua logica sbandante, partendo da quanto detto dal tuo interlocutore per poi andare da tutt’altra parte, e infatti hai introdotto un discorso che col mio non ha niente a che fare. E siccome sembri avere qualche difficoltà e io, nonostante la mia nota perfidia, ogni tanto ho anche un quarto d’ora di smisurata bontà, te lo spiego. Nessuno si è sognato di porre la questione dell’utilità o inutilità della liberalizzazione: questo è un parto della tua fertile fantasia. Quello che ho detto è che l’esistenza di persone che si affidano alla rete clandestina NON è in alcun modo la prova che le vie legali siano strette e irte di difficoltà. Riflettici un momento, e vedrai che non era poi così difficile.
Ma provare ogni tanto a leggere quello che ti si dice prima di rispondere, no, eh?
Quanto alle persone che cercano di dissuadere le donne dall’abortire ci credo che si prendono insulti! Una donna che abortisce ha bisogno di aiuto, non di chiacchiere, che oltretutto attingono, molto spesso, a una morale che non è la loro. Se io ho bisogno di aiuto e tu mi vieni a dire che è peccato, che faccio male, che un giorno me ne pentirò, mi stai prendendo per il sedere, e vorresti anche che non ti insultassi?
Barbara
1) Il documento è su un altro post? Bene…un’altra persona diversa date avrebbe indicato in quale post era o, meglio ancora, avrebbe semplicemente riportato di nuovo il link. Tu hai fatto tutta la tua sviolinata, ma tutto questo non l’hai fatto. E questa è davvero una cosa “miserella” come dici tu, perchè io sarei costretto a cercare per tutti gli articoli del blog il tuo post, mentre tu sai perfettamente dove sta.
2) Sulle liberalizzazioni Il senso delle mie parole è esattamente quello che ho scritto, e parte dalla affermazione di Guzzo : “l’eutanasia legale non toglie dalla clandestinità proprio nulla”. Non mi pare che il senso della sua frase sia quello che hai scritto tu, ma qui entriamo nel super-opinabile.
3) Grazie delle lezioni di apprendimento, evidentemente ti senti superiore ai tuoi interlocutori per definizione. Io non mi permetto di esserlo, ma ti invito a dare meno giudizi sommari.
4) Sul sostegno a chi non deve abortire, ho forse scritto che i volontari che sono nei consultori devono parlare di Dio e del peccato? Questo lo hai scritto tu (travisando le mie parole) Per me devono fare ciò che è organizzativamente e psicologicamente possibile per evitare l’aborto della persona che hanno davanti, aiutandola anche dal punto di vista pratico. Anche stavolta ti invito a non leggere oltre quello che c’è scritto. La dissuasione passa per mezzi teorici e pratici, che nel mio post non ho elencato ma che davo per scontato che una persona di media intelligenza capisse, soprattutto in virtù del capoverso successivo in cui parlo dell’azione degli amministratori e politici.
5) Visto che io non capisco niente , allora vorrei capire a tuo giudizio, in un panorama invariato di legge 194 e di aborto legale, quale sarebbe per te la strategia per limitare comunque il fenomeno. Ti prego di essere fattuale, elencare attività precise e azioni precise, e non generiche.
Salve.
1. Informazione a tappeto sulla contraccezione (che per te e per il padrone di casa probabilmente non è accettabile, ma per chi abortisce, magari anche quattro o cinque volte, non dovrebbe essere un problema)
2. Alloggi per tutte quelle che scelgono di abortire a causa della famiglia.
3. Sostegno psicologico per quelle che si sentono spaventate e insicure.
4. Sostegno economico, aiuto a trovare lavoro ecc.
La cosa che ho scritto me l’ha raccontata una che era entrata nel Movimento per la Vita per dare una mano a contrastare l’aborto e poi ne è uscita e ha cercato qualche altra associazione che facesse qualcosa di realmente concreto.
PS: un link in relazione all’eutanasia legalizzata in che genere di post immagini che possa averlo messo? In uno che parla della messa in latino? O delle persone trans? E se dico “nell’altro post” di quanti anni pensi di dover andare indietro a cercare?
Allora concordo su tutto a parte per il link.
Sul link infatti la cosa è surreale : invece di perdere tempo a rispondermi , e far perdere tempo a me per cercarlo
, bastava lo mettessi di nuovo! Probabilmente non lo trovi più neppure tu e vuoi fare passare me per scemo…..:-)
Il link è nel post prima di questo, come avevo detto.
Quando uno Stato legalizza e sostiene attivamente qualcosa che fino a quel momento apparteneva alla sfera privata ed era considerato un male, ribalta drammaticamente il quadro della realtà costringendo la società a rovesciarsi nei suoi giudizi morali. Qualsiasi sia l’intenzione sottesa, quel che si ottiene è un effetto incentivante, e il livello di danno morale e materiale arrecato alla società nel suo complesso è difficilmente prevedibile.