
I manifestanti che a Roma sono scesi in piazza contro l’aborto dovrebbero essere rieducati. Lo pensa, anzi lo scrive Enrico Mentana su Facebook, dando notizia della Marcia per la Vita tenutasi oggi: «Anche per loro ci vorrebbe un corso accelerato di rispetto delle libertà». Nella visione del celebre giornalista, la colpa degli antiabortisti – tiro ad indovinare – sarebbe quella di essere contro la libertà delle donne. Beninteso: non voglio, non posso credere che uno del livello di Mentana sposi un ragionamento da femminismo antidiluviano, eppure quelle sue parole non lasciano margini interpretativi.
Provo allora, sforzandomi, a metter sotto esame i pro life, i quali non chiedono che una cosa: che ad ogni donna incinta sia garantita la libertà di generare e, soprattutto, che ad ogni figlio – anche se di madre povera, giovane e sola – sia garantita quella di venire al mondo. Ecco, non mi pare che gente con queste idee abbia bisogno di «un corso accelerato di rispetto delle libertà», anzi. Per sicurezza, vado a controllare chi storicamente si è espresso contro l’aborto e, anche qui, non trovo nomi di dittatori, tutt’altro: Pierpaolo Pasolini, Norberto Bobbio, Mahatma Gandhi, Ronald Reagan, Madre Teresa di Calcutta…
Ora, possibile che manifestanti con simili compagni di viaggio odino la libertà? Difficile. Mi sorge invece il dubbio che abbia bisogno d’una rinfrescata di democrazia chi, finora, non ha mosso un dito per i sei milioni di italiani cui, negli ultimi 43 anni, è stato impedito di nascere. «Un corso accelerato di rispetto delle libertà» farebbe altresì bene a chi osanna una legge, la 194/’78, come fosse Vangelo. Ancora, d’insegnamenti civili necessita chi non vede che non c’è nulla di più incivile che prendersela con chi non si può difendere, tipo il nascituro nel ventre materno. Insomma, caro Mentana, le lezioni di libertà servono a te.
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L’ha ripubblicato su Pastor Aeternus proteggi l'Italia.
L’ha ripubblicato su Organon.
Bisognerebbe far vedere al Mentana foto di bambini abortiti… Pezzetti di braccia, manine… Una macelleria diabolica. Tanto per indurlo a riflessioni più intelligenti.
” Una macelleria diabolica”
Appunto: a certi livelli, sanno benissimo di cosa si tratta; per cui vogliono proprio i pezzetti di braccia, le manine… come si legge in un articolo pubblicato sul blog di Aldo Maria Valli
“Gli aborti di cui si ciba il vampiro «vaccinale» son un sacrificio umano, che nelle menti pervertite di chi sta ridisegnando il mondo ha valore propiziatorio: dovrà infatti aprirsi a breve un nuovo ciclo, compiutosi «The Great Reset». Così parlano loro, in termini sacrali, messianici.”
I satanisti statunitensi giunsero a chiedere esplicitamente, qualche mese fa, ulteriori aborti come sacrificio per impetrare da Satana la fine dell’epidemia di coronavirus… unire i puntini, allora, diviene facile…