Nella disgrazia qualche noticina positiva. Anche molto positiva. Sì, perché l’aumento di positivi alla Camera dei deputati – i casi crescono ogni giorno e, dopo Maria Stella Gelmini (FI) e Francesco Lollobrigida (FdI), è stato Maurizio Lupi, capogruppo di Noi con l’Italia, a risultare positivo – ha fatto sì sia stata accolta la richiesta, da parte delle minoranze, di rinvio della trattazione del ddl Zan sull’omotransfobia. «Andremmo a discutere di una legge non urgente», ha dichiarato il presidente dei deputati leghisti Riccardo Molinari, con ragioni che, causa Covid, sono state appunto accolte.
Ora, è chiaro che se un provvedimento liberticida slitta il sollievo è relativo. Ma intanto c’è. E dà il tempo a tutti gli oppositori di questa legge, che nulla aggiunge alla tutela delle minoranze Lgbt ma tutto toglie – non è praticamente tutto, la libertà? –, di continuare ad esprimersi. Per esempio, asserendo il primato della famiglia naturale e il diritto dei bambini ad avere padre e madre e dicendo tutto il male possibile dell’utero in affitto. Cose oggi quasi proibite ma che, grazie al momentaccio, possiamo dire impunemente, ancora per un po’. Non tutto il Covid viene per nuocere, che cosa ci tocca dire.
L’ha ripubblicato su Organon.
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