Non vedo l’ora di abbandonarla, sia ben chiaro: ma intanto tocca ringraziarla. E tanto. Alludo alla mascherina, l’accessorio pandemico divenuto compagno di viaggio. So che ci sono esperti che ne sconsigliano l’uso, altri che invece la vedono diversamente. Da profano, ritengo la differenza sulla sua necessità la faccia sempre il contesto – l’isolamento all’aria aperta è un conto, i ritrovi per quanto contingentati in luoghi chiusi ne sono un altro – e comunque, nel dubbio, mi fiderei di Andrea Crisanti, il virologo che ha salvato il Veneto disobbedendo alle indicazioni Oms: «Se oggi si vedono meno casi meno gravi, ciò è esclusivamente dovuto ad una diminuzione della carica virale in gran parte dovuta all’uso delle mascherine».
Ma al di là della faccenda dei contagi (ammetto, forse in controtendenza, di non essermi laureato in medicina via Facebook in questo periodo), bisogna riconoscere che la pur antipatica mascherina un pregio l’ha: ci porta, quasi ci costringe a guardare negli occhi la persona che abbiamo davanti. Non succedeva da tempo, direi da qualche anno. Infatti, causa distrazione da smartphone, l’attenzione allo sguardo altrui era diventato esercizio per poche categorie: quella dei genitori con figli piccoli, quella degli innamorati veri e quella degli oculisti. Invece, in questo periodo, la svolta, con la riscoperta collettiva degli occhi come oasi di autenticità. Nella speranza di fissare la mascherina al chiodo quanto prima, anche questa è una lezione. Certo, per apprezzarla bisogna saperla vedere.
Mah, per mia esperienza, le persone con la mascherina non si guardano affatto negli occhi, perlomeno in giro, in quanto la mascherina rende molto difficoltoso il riconoscimento ! Nel nostro piccolo paese, quando si usciva da casa non si faceva altro che salutare gente, ora si cammina a testa bassa per evitare figuracce e scambi di persona !
Che poi si attribuisca alla mascherina il fatto che ci siano casi meno gravi , dopo che siamo stati tutti chiusi in casa per due mesi, avendo anche raggiunto una consapevolezza che nelle prime settimane non era stata possibile, dopo che sono state chiuse le scuole e annullati eventi pubblici di qualsiasi tipo, e dopo che sono state trovate cure efficaci, mi sembra francamente ridicolo, laurea di medicina o
meno !
Che poi, i danni della mascherina li stiamo cominciando a vedere ora ( aumento di herpes, molto più aggressivi del solito, e aumento di dermatiti, per via dell’umidità costante,) e li vedremo in futuro : respirare per ore, giorni, mesi, i propri materiali di scarto, come l’anidride carbonica, non è certo una passeggiata di salute !
Pertanto, rimango convinta che l’uso massiccio della mascherina in situazioni di vita quotidiana , come ci viene imposto ora, sia del tutto sproporzionato : nella mia provincia, di quasi 200000 abitanti, ci sono 6 , SEI ,casi di coronavirus in tutto e nessun contagio da un paio di settimane.
Se ne potessi fare a meno, legalmente e socialmente, non la userei affatto :
in tutta la mia giornata non avrei ( come non ho, dato che la mascherina chirurgica garantisce ben poco, se si vede in giro come è usata e come tocca sputacchiare
per farsi sentire !) alcun problema a mantenere la distanza sociale: ingressi contingentati ovunque, spazi ampi presenti ovunque, sia al chiuso che all’aperto, e la gente che certo non ti viene addosso !
Magari in una grande città è diverso , ma nella mia regione di piccoli paesi e piccole città, in cui non esistono metropolitane, questo obbligo ossessivo di andare in giro mascherati è assurdo: il vecchio buon senso sarebbe più che sufficiente !
Concordo su tutto, e in particolare sulla prima frase.
Mi permetto di proporre un video con il prof. Paolo Becchi:
MIRACOLO ECONOMICO AD 2020
Signori di IL TIMONE,
per favore per stare a galla manteniamo un minimo di onesta’ di stampa. Non datevi anche voi al giornalismo delle chiacchiere e continuare a farvi in quattro per servire due Padroni: Dio e Mammaona, per palesemente copiare il detto di: Sepolcri imbiancati. Vero che Famiglia Cristiana di Cuneo o i Doncamilli di Radio Maria di Erba o Aleteia Italia o ACIstampa/EWTN Hollywood America vi danno cattivo esempio, ma la Legge del Bene e dal Male la conoscete molto bene per non farvi sedurre dalla scusa fare commercio religioso per vivere. Ora diversifificate a giornlismo mediatico (Il prossimo Radio, TV e Video) del tempo che trova=pubblicita’, confusione di Valor morali ed etici e menzongne e mai fedelta’ alla Verita’ o la Bottega fallisce. Veniano al dunque con tutta onesta’: ”ripresa economica” spiegata in modo semplice, chiaro e tondo e del tutto reale e per la realta’ sul territorio nazionale . Qualsiasi ripresa economica, vale per tutte le Nazioni del Mondo, con un progetto a copertura Nazionale richiede immense risorse economiche, funzionanti infrastrutture e il mandatorio, obbligatorio capitale=denaro. Nel nostro caso di “ una ripresa economica per l’Italia”, al giro di centinaia e centinaia di milioni di euro solo per avviare il treno. ( Tutto questo risolto o da risolvere con l’aiuto del Professor Eugenio Capozzi.) Con i chiari di luna che hanno le casse dello Stato, gl’ enormi Debiti Nazionali ed interessi da pagare annualmente sul denaro a prestito, piu’ il fatto che Bruxell e BCE dimostano porte chiuse per l’ennesima elemosina a fondo perduto, come puo’ partire il rilancio italiano economico di cosi’ vasta scala? (Ricordiamoci che il Rilancio economico nazionale e’ sulla piattaforma di lancio da 25 anni, ma il razzo ha sempre la stessa difficolta’ tecnica: manca il carburante.) Anch’io, date le circostanze, sono con voi per un necessario rilancio economico e questo puo’ essere la “mantra” sulla bocca dei cittadini. Una vera constatazione del vivere ora come arrivare a poter cambiare questa situazione di disagio economico partendo dalla posizione di “sqattrinati”? Abbiamo a nostro soccorso e soluziona del dilemma la Signora Meloni, Signor Salvini, Signor Di Maio ed alcune altre persone, parte di un piccolo gruppo di maghi, capaci di dimostrarci che non il nulla sanno/sapranno fare l’Impossibile e gridano e sbraitano: lascatici provare. Il Che significa un altro governo del 50+n . Signori vi lascio vincere la partita economica e vi/ci auguriamo abbiate un successo sterpitoso ad un nuovo benessere nazionale. Ne riparleremo fra 15 mesi, Pandemia permettendo. Anticipo le mie scuse se attraverso la genialita’, magia italiana, del mangia e bevi e vai a spasso, si ritrovera’, avvera’ un nuovo Miracolo Economico a Dolce Vita. Cordiali saluti, Paul Candiago (candiago.p@bmts.com)
L’ha ripubblicato su Organon.