Ieri sera sono andato a Messa in Duomo ed è stata l’ultima: da stamane anche in Trentino, come già in altre parti d’Italia, sono sospese tutte le funzioni. Si potrà pregare solo individualmente, evitando ogni assembramento che possa favorire il dilagare dell’epidemia. Giusto o sbagliato? Non saprei. A me sembra soprattutto doloroso. Succede sempre così, del resto: quando una cosa – ancorché sacra – è a portata di mano, riceve un’attenzione relativa. Quando però quella stessa cosa ti viene tolta, ecco che finisce tutto sotto una luce nuova, diversa e malinconica.
Pur avvilito, riesco tuttavia a trovare due motivi di conforto. Il primo me lo serve su un piatto d’argento il Vangelo di questa seconda domenica di Quaresima, che a un certo punto dice: «I discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: “Alzatevi e non temete”» (Matteo 17,6-7). Nessun riferimento ante litteram al coronavirus, ovvio: ma quell’«alzatevi e non temete» – ascoltato oggi e detto da Gesù stesso – risuona proprio come balsamo per lo spirito, incoraggiamento a non cedere al panico di bozze di decreti governativi assurdamente anticipati dai media.
Una seconda ragione di sollievo mi deriva dal fatto che, quando potrò tornare a Messa, soffocherò sul nascere ogni titubanza, ogni pigrizia, ogni lamentela: ci andrò e basta. Anzi, mi recherò in chiesa svariati minuti prima e, inginocchiato, osserverò con rinnovato stupore le colonne, le volte e le statue del Duomo di Trento, in attesa che la celebrazione abbia inizio. E se la mia panca si affollerà di gente che mi stringerà in un angolo, non batterò ciglio. E se pure l’omelia sarà noiosa, l’ascolterò con più attenzione del solito. Perché nella mente avrò stampato un pensiero prima dimenticato: essere cristiani significa essere grati.
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Giuliano Guzzo 
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Coraggio Giuliano, ha chiuso anche la Mecca.
Milioni di pellegrini mussulmani pregheranno da casa verso est, verso la Cina, in attesa che faccia il miracolo. Hanno 2 milioni di biologi circa.
E io sono grato per te, caro Giuliano, dunque sono cristiano con te… Un abbraccio! 😘
L’ha ripubblicato su Organon.
Grazie Giuliano,
anche ne soffro, ma accetto per una mia conversione e quelli dei miei cari, nulla è un caso, se il Signore le permette, ci sarà un perché, io personalmente risente questo.
Pregare in spirito e verità, con la grazia di Dio Padre, io da sola non posso nulla, ho bisogno di Cristo Gesù.
Grazie e fiducia, coraggio Giuliano. Tutto passa. Solo la Parola di Dio rimane.
Finalmente caro Giuliano hai capito anche tu che è più importante la salute del corpo che dell’anima!