A seguito dell’episodio che ha visto papa Francesco stizzito per essere stato strattonato da una fedele, a molti è finalmente parso – meglio tardi che mai – che manchi qualcosa: per alcuni si è persa la pazienza, per altri l’educazione, per altri ancora la devozione. Dato che ritengo si siano smarrite tutte queste cose, proporrei – a mali estremi, estremi rimedi – la riscoperta della sedia gestatoria. Per tante ragioni.
Anzitutto perché il Santo Padre è, di fatto e di diritto, un monarca assoluto (e un trono mobile ben gli sta), in secondo luogo perché l’abbandono di quella sedia alla Chiesa non ha portato affatto bene (chiese e seminari si sono desertificati), inoltre abbatte le disparità tra fedeli vicini e lontani (tutti devono poter vedere il Papa, così che egli tutti benedica) ed è perfino rispettosa dell’ambiente (ingombra e inquina meno di ogni papamobile).
La sedia gestatoria non può neppure accusata d’essere arnese da papi cattivi e preconciliari (l’ultimo a mostrarsi su di essa fu Giovanni Paolo I), e comunque non dovrebbe essere rispolverata sempre, ma solo in alcune occasioni. Quante? Quelle che servono a ricordare a tutti che il Papa non è un «amicone», la Chiesa non è una Ong e il Cristianesimo è sì qualcosa a misura d’uomo, ma non troppo. Richiede pur sempre, a ciascuno di noi, di alzare lo sguardo.
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Sedia gestatoria o no, un problema c’è, non si può negarlo.
Tutto questo mischiarsi tra la gente, pur con la migliore intenzione di essere gioviale, accostevole e di scansare ogni alterigia parruccona
1) espone il Papa a evitabili pericoli (se al posto della signora strattonante ci fosse stato un marcantonio manesco e indispettito, Bergoglio avrebbe rischiato davvero grosso)
2) finisce per dare l’immagine inaccettabile di un Papa clown, che come il clown al circo intrattiene il pubblico con spassose gag (mangiare il pop corn, bere il mate o la gazzosa, scambiarsi il copricapo, farsi il selfie tutto giulivo…), immagine smisuratamente amplificata e propagata dalla smisurata mediatizzazione odierna.
Non ho risposte chiare sul come, ma non dubito che il Vicario di Cristo debba non solo esserlo ma anche mostrare che lo è (e ciò – ripeto – niente ha a che fare con l’alterigia parruccona, che per definizione è ostentazione dell’apparenza e non ostensione della realtà).
In questo caso la forma è più che mai sostanza, e l’abito fa il monaco.
L’ha ripubblicato su Pastor Aeternus proteggi l'Italia.
SEDIA GESTATORIA”per evitare ogni incidente.
L’ha ripubblicato su Piergiorgio Dellagiulia Blog.
Per evitare di essere superficiali e cadere nella trappola di chi vuol banalizzare, prima di esprimere qualunque commento sull’episodio occorso è opportuno fare la fatica di ascoltare quello che la donna ha detto a Bergoglio.
A proposito di rispetto della donna: la strattonatrice molesta dai tratti asiatici non è una invasata balorda ma, come documentano i video ormai abbondantemente circolati, si è fatta devotamente il segno della croce all’appressarsi del Santo Padre e, mentre si consumava il certamente deplorevole ma veniale strattonamento con successivo veniale fallo di reazione, ha pronunciato parole che, nel senso complessivo, invitavano a prendersi cura dei fratelli cinesi che stanno perdendo la fede.
Senza dubbio la reazione stizzita del Santo Padre non è da attribuirsi a queste parole, pronunciate in inglese (lingua che, come affermò Francesco stesso, egli non padroneggia), ma sono parole che rendono giustizia alla donna (che ha sbagliato tempi e modi, ma si rivela essere una devota tutt’altro che squinternata) e meritano ascolto da parte dei cattolici.
All’inizio dell’anno, non scordiamoci che a causa del nefasto accordo segreto tra Cina e Vaticano la nomina dei vescovi cinesi è ormai nelle mani insanguinate di Pechino, con effetti disastrosi per i nostri fratelli cattolici cinesi e di quella eroica e martire Chiesa “clandestina” che oggi non è nemmeno più difesa dal successore di Pietro e Sommo Pontefice, pur essendo solo questa Chiesa perseguitata in nome di Nostro Signore Gesù Cristo a essere in piena comunione con Cristo stesso e quindi con la Sua unica Chiesa e con il Santo Padre, che dell’unica Chiesa di Cristo, Capo invisibile, è il Capo visibile.
Al di là dello strattonamento, riconosciamo che quella donna, nostra sorella nella fede, merita il rispetto dovuto a chi dice la verità, e preghiamo perché il Santo Padre operi per alleviare le asperrime sofferenze che l’infausto accordo sta arrecando ai nostri fratelli cinesi, già tanto aspramente provati dall’oppressione di una spietata dittatura atea.
Credo sia fondamentale capire cosa ha spinto la donna a questo gesto quasi disperato…di attirare Papa Francesco a se con decisione….cosa la tormentava …..tutto questo è assente!!!!nessuno di quelli che seguiva il Papa si è preoccupato e occupato di questa donna!!!!questo mi lascia molto molto perplesso……e perché è ancora tutto avvolto nel mistero????possibile che nessuno abbia ancora identificato la donna????????
@Andrea Pel
Su korazym è stata divulgata la migliore ricostruzione di ciò che ha detto la donna (incredibile in effetti che nessun giornalista al mondo l’abbia ancora interpellata, per farci sapere la sua versione dei fatti… oltretutto non è necessario rivelarne l’identità)
La donna ha probabilmente detto, in inglese:
“Perché distruggere la loro fede? Perché distruggere i cinesi? (Cerca) i cinesi (sentimenti)! (Parla) con me!”
Fonte:
http://www.korazym.org/36371/finalmente-adesso-sappiamo-cosa-ha-detto-la-donna-asiata-a-papa-francesco-prima-di-schiaffergarla-english-italiano/
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