I dibattiti più accesi fanno parte della politica, probabilmente ne sono l’anima, ma a tutto – se non si vuole legittimare la barbarie – esiste un limite. Limite la cui esistenza il caporedattore di Rai Radio 1 deve aver scordato da un pezzo dato che sul suo profilo Facebook è arrivato sostanzialmente ad invitare Matteo Salvini a togliersi la vita: «Tempo sei mesi e ti spari nemico mio». Ora, che i social ospitino spesso individui manicomiali non è una novità. Ma che debbano essere i contribuenti a mantenerli, magari profumatamente, ecco: quello no.

Per questo da un lato non capisco quanto ha intenzione di fare ora la Rai – ho letto di un «procedimento disciplinare urgente», peccato: mi aspettavo un licenziamento in tronco con querela per danni d’immagine -, dall’altro vorrei capire cosa serve ancora per chiedere agli antisalviniani, tutti, di darsi una calmata. Tanto più che Salvini stesso, stando alla vostra narrativa, vi ha regalato le sue dimissioni e il governo per metterlo all’angolo: dovreste quindi volergli bene, e smetterla. Su, godetevi la maggioranza che vi meritate e rilassatevi, perché l’opposizione – se permettete – ora è affar di qualcun altro. Voi, a cuccia.

Giuliano Guzzo

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