Ho visto Creed II in una sala semideserta (non c’è più rispetto manco per i miti) dalla quale sono uscito grato a Stallone, più di quanto già non fossi, per questo film combattivo, adrenalinico, insomma virile. La trama è difatti molto semplice – un Rocky definitivamente ingrigito, versione nonno saggio, allena di nuovo Adonis Creed, figlio di Apollo, contro il mostruoso Viktor Drago, figlio di Ivan –, ma i valori che la pellicola, pur non impegnata, trasmette sono tradizionali che più tradizionali non si può: l’onore paterno, che Adonis vuole riscattare, la necessità di combattere per un fine nobile («sai perché combatti?», è la domanda che Balboa ripete al pupillo), e la morte, che emerge sia nel culto della memoria di Apollo, sia nei lunghi resoconti che, al cimitero, davanti alla tomba della moglie Adriana, Rocky fa della sua vita.
Ma soprattutto, è bello come il film presenta l’importanza del legame tra padre e figlio, riproponendola sotto diverse angolature, dal rapporto tra Rocky e il figlio Robert – inesistente, cosa che lacera l’ex pugile – a quello tra Viktor e il padre, quel gigantesco Ivan che, sconfitto da Balboa, è caduto in disgrazia abbandonato da tutti, esperienza che egli non vuole far rivivere al figlio. Morale della favola, in un’epoca in cui l’American Psychological Association, la più importante associazione di psicologi al mondo, ha decretato la «mascolinità tradizionale psicologicamente dannosa», Creed II è splendidamente controcorrente, dato che non presenta maschi pentiti di essere tali, sostenitori del femminismo 2.0, aspiranti transgender né “mammi” che tingono di rosa la loro genitorialità. Solo padri in grado di insegnare e figli pronti ad imparare. Uomini vecchio stampo, insomma. Tanta roba.
ASTRATTO:
Signori di Tele Maria,
non sapete piu’ neppure voi che “ ‘gatte da Pelare” vi andate a trovare o che “ragno da togliere dal buco” e occupare il tempo con “cavilli” per di piu’ non di vostra competenza ecclesiastica: se non sieti stati commisssionati a periti in materia.
Sono contento che la vita vi vada molto bene, vedendo che non avete altro di piu’ necessario di cui occuparvi di fronte a realta’ molto piu’ pertinenti al vivere cristiano e dare Acqua Viva alle anime.
Non credo che l’approvazione o meno di un miracolo/i avvenuto nei secoli incida sulla Catechesi e catechismo della Chiesa e la sua Parola Tradizione Magisterio specie alla luce di milioni di nemesi storiche associati alla Tradizione.
Non so se condividerete, ma penso vi siano ben piu’ impotanti priorita’ di Fede ed Evangelizzaione di cui occuparsi che della veracita’ della Casa della Sacra Famiglia di Loreto.
(Aiutare il turismo e gl’introiti nulla di male, ma non facciamone un mistiere o Cristo ci caccia via assieme alle bancarelle che ci sono sul sagrato della Chiesa.)
Con profonda Fede e Venerazione che per la Vergine Maria, Lei mi ha concesso di “ entrare in casa sua” e sono testimone vivente di grazia ricevuta alle mie preghiere alla Madonna di Loreto.
(Se potete, evitate di copiare da Radio Maria di Erba Como Italia e la parafrenelia che fanno con presunte apparizioni mariane in quel di Medjugorje (Nulla e’ per ora approvato dalla Chiesa…) dove la Madonna e’ diventata per una diva dello schermo/TV, siti internet fra errori ed apostasia e venduta giornalmente al cliente fra errori ed apostasia catechetica pretendendo di fare evangelizzazione cristiana.)
Un vero cristiano cattolico romano non fara’ mai del luogo della Madonna di Loreto una commedia o spettacolo teatrale per la clientela, cristiani , turisti e camuffati pseudo pellegrinaggi di turismo al Santuario.
Sia quello che sia, la Madonna e’ nostra Madre Celeste: veneriamola e si abbia profondo rispetto verso la sua Persona ora Regina del Cielo e della Terra.
Osserviamo scrupolosamente le direttive di rito religioso e manifestazioni a sua Gloria come da catechesi ufficiale della Chiesa Madre Maestra per darle onore e gloria come e’ sempre stato per 2000 anni di storia della Chiesa Cattolica Romana pellegrina su questa Terra.
Cordiali saluti,
Paul Candiago
Lo vedi perché questi film non sono da femmina? Appena letto che Ivan Drago (dicasi Ivan Drago!) è „caduto in disgrazia abbandonato da tutti, mi è dispiaciuto tanto che non guarderò il film. Sarà pure Ivan Drago ma(a parte essere fisicamente l‘uomo dei miei sogni da quando avevo 8 anni) è pure lui figlio di mamma.
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Molto interessante il fatto che tu lo veda come un film controcorrente, non ci avevo pensato, davvero una bella riflessione