Sono grandicello ormai eppure ho fifa, fifa della Fifa. La Federazione internazionale di calcio, infatti, chiederà alle emittenti televisive e alla troupe televisive di ridurre le riprese di tifose attraenti durante le partite in quanto, tenetevi forte, considerate di carattere sessista. Ma se è sessista solo inquadrare belle donne, cosa sarà mai ammirarle? E fare complimenti? E chiedere ad una di loro di uscire? Sono spacciato, lo sento. E in attesa di conoscere la lista dei miei capi d’imputazione, presumo chilometrica, mi dichiaro complice.
Anzi, colpevole. Colpevolissimo. Irriducibile. Da patibolo: eccomi. Della mannaia del politicamente corretto non ho infatti fifa come della Fifa, che tra tante belle giocate teme che il pubblico a casa veda qualche bella tifosa. Troppo, per la Shari’a di un Occidente stanco e isterico, che ha eletto l’uomo bianco e non omosessuale, burlone e non islamofilo a nemico giurato. Il punto è che sono uno, come diceva Jerry Calà in una memorabile scena di Vacanze in America (grazie anche di questo, Carlo Vanzina), ancora affezionato alla cara vecchia…ops, scusate. Bussano energicamente alla mia porta. Mi chiamano. E’ stato bello.
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Forse alla FIFA non si rendono conto delle implicazioni.
Tutte le tifose inquadrate, d’ora in avanti, penseranno infatti di essere state reputate racchie. In mondovisione.
Ci penseranno loro, a far pentire i fifosi di tale ennesima idiozia…
(anche perché penso che molte tifose si agghindino così discinte proprio per essere inquadrate).
Se mi inquadrano pronta già la denuncia perché mi ritengono BRUTTA!
W la F.