Bello, troppo bello. L’ultimo spot della Chicco è davvero troppo bello: in un minuto appena, prendendo spunto dai Mondiali di calcio da cui siamo stati esclusi – e dall’associazione tra vittorie della nazionale e il riempimento delle culle -, un inno a quel «baby boom» di cui la nostra povera Italia ha bisogno, oggi più che mai. Come tutte le cose troppo belle, ha subito innescato le critiche degli imbecilli, notoriamente i soli le cui madri stazionano vita natural durante in sala parto. Qualche genio ansioso di far vedere quanto la sa lunga, per esempio, si è subito precipitato a sottolineare come sia una leggenda metropolitana il fatto che nove mesi dopo i Mondiali nascano più bambini.
Ora, a parte che di leggende metropolitane su questi temi ne circolano tante e ben più gravi, tipo quella per cui gli saranno gli immigrati a pagarci le pensioni e a risollevare la natalità – tutte balle, dato che le nascite da madre straniera sono in calo (cfr. Istat, Indicatori demografici, 8.2.2018, p.5) -, non vedo perché fare le pulci a uno spot che segnala all’Italia l’unica cosa che le manca: i figli. Gli immigrazionisti, i cattolici che ascoltano la Bonino e Soros anziché i vescovi africani che implorano i loro giovani di non emigrare, i signori che da Capalbio invocano accoglienza nelle case altrui perché nei loro attici non c’è spazio infatti no, quelli mica ci mancano. Ma i figli sì. Sia lodata la Chicco per avercelo così spudoratamente ricordato.
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Il brutto che a bonino e soros gli da retta tutta la curia italiana fino al vescovo bianco!
Giusto, accogliamo più figli. Io ne ho 6 e sono convinta che siano la cosa più bella che poteva capitarmi nella vita. Eppure… questo spot non mi piace. Banalizza, sbeffeggia, riempie di squallore l’atto coniugale, pensato da Dio per gli uomini come segno del Suo Amore, in cui si riceve lo Spirito Santo oltre che il dono della vita. Come cristiana soffro a vedere qualcosa di così sacro e nobile ridotto a barzelletta in uno spot di cattivo gusto (oltretutto penso ai bambini che lo vedranno… Meno male che in casa non abbiamo la TV). Insomma, mi fa pensare alle perle gettate ai porci.
La saluto con grande stima ed amicizia e continuerò a seguirla. Complimenti e grazie per tutto quello che sta facendo.
Grazie di cuore!
Da cristiano confesso che invece lo spot non mi dispiace. Una volta tanto non ci sono baci saffici, ammiccamenti ambigui tra uomini, strusciamenti tra persone dello stesso (dubbio) sesso.
Non trovo lo spot una barzelletta di cattivo gusto che sbeffeggia il rapporto sessuale e la procreazione.
È semmai un incitamento a dare la vita in un mondo in cui al TG delle 8:00 della mattina viene intervistata una ginecologa che dice che in Italia non si usa abbastanza la pillola anticoncezionale che permetterebbe di fare sesso senza correre rischi (cioè un bambino è un rischio), perché, più o meno testuali parole, siamo bacchettoni e bigotti.
Le confesso che vedere alcune scene di uominine donne (dico: uomini con donne; ma ci rendiamo conto? l’unica combinazione che può in effetti procreare in maniera naturale!!! incredibile che qualcuno abbia ancora il coraggio di mostrare queste situazioni così poco politicamente corrette) che con passione (e che male c’è? mica è immorale la passione tra un uomo e una donna; almeno non mi risulta che sia in sè peccaminosa) si amano pensando ad avere dei bambini mi riempie di gioia e anche di tenerezza, se penso a 9 mesi dopo quegli atti.
In un tempo in cui lo spot o la trasmissione televisiva più pudica mostrano ai nostri figli le aberrazioni e le volgarità più estreme, un minuto di pubblicità in cui uomini fanno l’amore con donne con il fine di avere bambini credo dovrebbe essere usato a scopo educativo per chiarire un po’ le idee ai nostri figli. Che vedono molto di peggio su internet e con i propri compagni ascoltano molto di peggio da taluni insegnanti a scuola.
Viva l’amore e la passione tra uomini e donne che porta alla nascita di bambini! E viva chi ce lo ricorda. Anche se, come la Chicco, vende prodotti per bambini, o come me, che faccio il Pediatra, ho un … conflitto di interessi.
Sono del tutto d’accordo.
Non a caso le reazioni sono piovute virulente quanto assurde.
Al che mi domando: sono due giorni che non vedo lo spot.
Vero che guardo poco o niente la TV, ma non vorrei esser costretto a pensare male.
Ciao.
Luigi
Ovviamente quando si parla di cattivo gusto ognuno ha la sua scala di riferimento.
Io credo però che con un pochino di ironia e di sensibilità in più questo spot sarebbe potuto piacere proprio a tutti, a parte i soliti 4 gatti arcobaleno. Peccato.
Ringrazio anche lei per l’importantissimo lavoro che fa.
PS: i nostri bambini non vedono né ascoltano “molto di peggio”: come genitori cristiani cerchiamo di fare attenzione a quello che entra nei loro occhi e nelle loro orecchie (non solo nello stomaco).
Non mi pare che in Africa manchino giovani, per il momento. Non capisco quindi la lamentela dei vescovi locali … forse scappano di più i cristiani? Ogni tanto leggo dei gran nonsense anche nei siti cattolici.
Cara Signora, noi genitori cristiani cerchiamo di evitare che attaverso gli occhi e le orecchie dei nostri figli (io ne ho due, ormai grandi) entrino solo cose buone. Ma se ci illudiamo che nulla entri nelle loro teste di brutto dall’esterno, allora mi permetto di dire che dobbiamo aprire di più i nostri occhi e le nostre orecchie.
Il problema non è riuscire ad evitare il contatto tra i nostri figli e le sozzure che la TV, internet, ma anche i loro insegnanti, persino i loro catechisti (purtroppo) e magari anche qualche parroco, o i loro amici presenteranno loro come cose normali (il valore della diversità, il fatto che ognuno può amare come si sente di amare e chi si sente di amare, ad esempio). Il problema semmai è parlare con i nostri figli, farci raccontare, scoprire quello che viene loro detto di distorto e commentare, chiarire, discutere, non lasciar mai cadere un discorso, insistere perchè si aprano con noi, trovare ogni occasione per mostrare loro le cose belle della vita contrapposte a quelle brutte. Le cose brutte esistono e loro le vedono e le sentono, che ci piaccia o no. Possiamo solo aiutarli a discriminare il bello dal brutto, il buono dal cattivo, il giusto da ció che è sbagliato.
Lei farà sicuramente tutto questo. Ma, mi creda, mai abbassare la guardia pensando che le orecchie dei nostri figli, i loro occhi sono impenetrabili dall’esterno.
“… noi genitori cristiani CERCHIAMO di evitare che attaverso gli occhi e le orecchie dei nostri figli (io ne ho due, ormai grandi) entrino cose che non sono buone.”
Scusate l’errore.
Facciamo quello che possiamo, ovviamente. Ma quando ad esempio la scuola invece di proporre bellezza propina squallore protestiamo: proprio perché parliamo di queste cose con i nostri figli siamo molto più credibili se poi ci comportiamo di conseguenza. Quindi niente TV né musica spazzatura, niente videogames violenti e neanche parolacce in casa nostra; anche i compagni dei nostri figli quando vengono da noi si adeguano. Il cervello e il cuore hanno bisogno di attenzioni (i nostri e quelli dei nostri figli!), non è la stessa cosa farci entrare cose belle oppure robaccia. Questo è il mio pensiero. Sono veramente stanca di insegnanti che con la scusa del “così fan tutti” o del “tanto vedono di peggio” si permettono di diseducare i ragazzini: facessero anche loro come tanti genitori, cioè quello che possono. Ma non meno di questo.
Grazie a tutti dell’interessante discussione
Ps: x il catechismo ho trovato un’altra soluzione: mi sono offerta come catechista 😉😁
Ma perché non c’erano due uomini o due donne che provavano a farlo per l’Italia???!!!!!!!!!!!!!
Cos’è…?! Sarà perché mica ce la fanno?
Grazie carissimo Stefano per i tuoi interventi. E tanti in bocca al lupo per il tuo difficile lavoro, ne hai bisogno! 🙂
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