«L’Italia multiculturale non verrà fermata»: Saviano ora non scrive e non narra più, è passato direttamente alle minacce. E nel minacciare, ieri, si è servito della foto delle atlete vincitrici dell’oro nella staffetta 4×400 grazie alle atlete di colore, che dovrebbe dimostrare non si sa bene cosa: più culture non bastano, da sole, a rendere una nazione atleticamente forte (la Papua Nuova Guinea è il Paese più multiculturale e multilinguistico del globo, ma ha il medagliere olimpico vuoto), e comunque l’Italia, a essere pignoli, crocevia di culture lo era già nel 1861. Saviano stesso, a proposito, ormai è italoamericano, ma noi gli si vuole bene lo stesso, benché tifi per l’africanizzazione della penisola. Il migliore però è stato Matteo Renzi, che se n’è uscito con un originalissimo «vince l’Italia che non ha paura», che dovrebbe impensierire – non chiedetemi perché – il partito che per primo ha portato in Senato un uomo di colore, Toni Iwobi. In tutto questo, la sola buona notizia – oltre ovviamente alla vittoria delle immigrate regolari naturalizzate italiane (brave!) – è il livello raggiunto dalla sinistra, precipitata dalla cultura al culturame, da Marx al meticciato, da Berlinguer alle barzellette. Gran bella fine.
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forse si tratta solamente di “liberté , egalité, fraternité”.
“… é precipitata, ecc.”. Osservo che per precipitare occorre trovarsi in posizione elevata (quando mai?)
I sinistri sono soliti dare assoluta importanza al colore della pelle; ricordo che, per molti di loro, B. Hussein Obama rappresentava una novità, mentre non era altro che uno dei tanti invasori del territorio dei nativi.
Indipendentemente dal fatto che ci sia scritto ITA sulle pettorine e dal colore della pelle variamente scura (particolare sul quale tutti si soffermano), nella foto in questione io vedo quattro giovani donne sorridenti; mentre una tiene distesa una bandiera, le altre tre simulano l’atto dello sparare: trovo ciò grave, oltre che di pessimo gusto, se non addirittura inquietante, anche perché non sono ragazzine e soprattutto appartengono tutte a forze armate.
Ma noooo… Questo in verità non c’entra niente…
E’ solo la posa alle “Charlie’s Angels”…