Ciascuno è libero, ci mancherebbe, di avere aspettative che crede sul nascente governo gialloverde. Comunque la si pensi, non si può però non registrare un fatto significativo: l’esecutivo si sta insediando in queste ore, la lista dei ministri è nota da pochissimo, molto deve essere ancora chiarito eppure nella galassia progressista stanno già perdendo la testa. Dalla rabbia. I primi segnali di insofferenza li ha dati, ieri sera a La7, Vittorio Zucconi, che continuava nervosamente ad interrompere e a sbuffare, profetizzando l’apocalisse. Era chiaramente a un passo dalle lacrime, ma quel volpone dell’audience che risponde al nome di Corrado Formigli l’ha trattenuto in studio fino all’ultimo. Un gesto di rara crudeltà.
Nelle stesse ore in cui Zucconi ribolliva, sui social Monica Cirinnà tuonava contro un governo «omofobo e pericoloso per i diritti civili di tutte le persone oltre che populista, xenofobo e di estrema destra». Perfino Graziano Delrio, capogruppo del Pd alla Camera e persona che pareva ammodo, si è scatenato definendo quello del neo Ministro dell’Interno «un partito neofascista, lavora e cena con i neofascisti europei». Anche il quotidiano cattolico Avvenire, con un editoriale di Francesco Riccardi, da una parte elogia «il saggio e paziente» Mattarella e, dall’altra, ci informa che di questo governo «dovremmo essere soprattutto preoccupati» per le cose «altamente pericolose» che minaccia di realizzare. Una sorta di Terzo Reich 2.0, insomma.
Ora, ciascuno è libero, lo si ripete, di pensarla come vuole sul governo gialloverde. Tuttavia ci pare che una bocciatura così, fiammeggiante e preventiva, non l’avesse incassata nessuno, salvo forse quel Donald Trump dopo l’insediamento del quale – come spiegava ieri, sempre a La7, Federico Rampini – il mondo doveva collassare, e invece resiste con l’economia americana che tra l’altro galoppa come e più di prima. Che dire? Buon lavoro al nuovo esecutivo. Cercate di fare del vostro meglio e di essere all’altezza. Ma comunque vada, grazie per averci regalato – senza volerlo – questa sfilata di sfuriate, questi spassosi scatti d’ira, questa conferma che a sinistra e dintorni sono fenomeni a celebrare tolleranza e apertura verso la diversità; un po’ meno a praticarle.
“Ancora parla?” (cit.) 😀
Sì, sono davvero preda di un rancore furibondo.
Bisogna prestare attenzione, perché lorsignori hanno già dato modo di mostrare – nell’ultimo secolo – di come siano in grado di impiegare la violenza più cieca per i loro scopi.
Certo che passare dal 40% dei consensi elettorali al 18%, in meno di quattro anni, è un primato indiscusso; per giunta col venir meno dell’arpionamento ferreo che esercitavano da 70 anni sul cuore “rosso” della penisola.
Finché si viene sconfitti nel “troglodita” Sud o nello “xenofobo” Triveneto, passi; ma svegliarsi il 5 marzo vedendo la “rivolta” delle “fedelissime” Toscana, Umbria, Marche, Emilia Romagna… non c’è più religione!
Forse dovrebbero interrogarsi sui motivi di tutto ciò, invece di inveire. Pensare che la loro “missione”, per cui erano votati, consisteva magari nel difendere pensioni, assistenza sanitaria, istruzione pubblica, non nel
Anche perché, continuando così, rischiano semplicemente di scomparire, come i dinosauri e il PSI. Il richiamo ancestrale all’antifassismo ha già dimostrato di essere inutile quando controproducente; ma del resto la terza narice produce questo effetto.
Per giunta, il fallimento momentaneo della loro “arma fine di mondo” – lo Ius Soli – li ha davvero messi in un bel guaio supplementare. Mettiamoci una mano sul cuore: rischiano di rimanere senza pomodorini il 20 gennaio…
Infatti via Montenapoleone e i Parioli, nonostante tutto, hanno un elettorato piuttosto esiguo e poco propenso al lavoro manuale.
Ciao.
Luigi
Secondo me Zucconi, Cirinnà e gente così necessitano di un buon trattamento psicologico.
http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2018/05/30/news/la-regione-fvg-recede-dalla-rete-nazionale-ready-anti-omofobia-1.16900216
Ecco come confondere il buon senso e la lotta all’oscurantismo con la cosiddetta omofobia.
La cosa estremamente triste e’ che c’e’ ancora chi crede che queste associazioni si interessino realmente alla discriminazione (verso gli omosessuali o verso altri).
Si,questo governo può anche non piacere,ma chi sono io per giudicare, considerato che non ha ancora iniziato a lavorare? Almeno noi cattolici invece di giudicare e criticare,preghiamo perchè faccia bene, ne avrà sicuramente bisogno.