Dopo le manifestazioni di ieri, a Macerata e non solo, gli orrendi slogan contro le vittime delle foibe e la diffusa indifferenza istituzionale che ha accompagnato una giornata surreale, un commento si leva schietto e spontaneo come quello fantozziano alla corazzata Potëmkin: cari antifascisti, avete rotto. Basta. Non se ne può più della vostra aria superiore, del vostro quotidiano moraleggiare, del vostro supponente ergervi a custodi di una democrazia che – abbiate l’onestà di ammetterlo – non sopportate. Così come non potete soffrire il popolo, che ritenete massa da rieducare, gregge acefalo in costante bilico fra ignoranza e populismo.
Ciò nonostante per anni, anzi decenni siete stati dominatori incontrastati di accademie e redazioni, piazze e salotti. Ora però stop, davvero. Avete oltrepassato il limite. Non siete più minimamente credibili nei vostri appelli all’accoglienza verso chi ha una pelle diversa quando a voi basta uno che di diverso abbia solo un’idea, per discriminarlo. Il vostro patentino democratico sbiadisce giorno dopo giorno, facendo emergere la vernice rossa di cui mai vi siete sbarazzati. Non perché abbiate nostalgia del comunismo che non avete mai vissuto – esattamente come il fascismo postumo che vi piccate di avversare -, ma perché siete mossi, da sempre, da odio.
Anzitutto verso il popolo, come si diceva. Del resto cosa mai sono il vostro cosmopolitismo, il vostro europeismo, la vostra aprioristica esterofilia, il vostro favore all’africanizzazione del Paese, il vostro assicurare espatri in caso di vittorie elettorali del centrodestra (un classico immortale, cui siete affezionati), se non allergia verso gli italiani? Subito dopo, viene l’odio verso l’Italia, nazione dagli infiniti campanili e figlia della civiltà greco-romana e cristiana, cosa insopportabile per voi dall’animo laicista e desiderosi, se non riesce prima l’islamizzazione della penisola, almeno di trasferirne la capitale da Roma a Capalbio.
Questo è ciò che avete in mente, anche se da imbattibili paraculi lo tacete. Ieri, infatti, a cantare il vergognoso «com’è bello far le foibe da Trieste in giù» erano quelli dei centri sociali, mica voi. Ma tutti sanno che sono la vostra manodopera a basso costo, i vostri cari Gianburrasca. Prova ne sia che la condanna verso di loro, da voi, arriva sempre appena sussurrata, indecifrabile, senza l’audio. Quando arriva. Eppure avete ancora il coraggio di fare la morale, d’agitare spauracchi, d’intonare seriosi il ritornello del pericolo fascista che sarebbe dietro l’angolo, ma meno male che ci siete voi. No, ora basta. Basta davvero. Del vostro antifascismo abbiamo le scatole piene.
A noi, infatti, apoti che certe storie non le beviamo, basta e avanza quell’antitotalitarismo che mai e poi mai avete voluto professare per non farvi smascherare, facendo capire a tutti quanti chi siete veramente: non autentici democratici, ma tiranni in aspettativa. Il vostro pluralismo è la madre di tutte le fake news. Ma adesso la pazienza è finita: se proprio volete continuare la vostra battaglia, saltate sulla macchina del tempo e ritornate sotto il regime di Mussolini, almeno la pianterete di combattere fantasmi spacciandoli per incubi. Diversamente, se proprio dovete rimanere, non resta che augurarvi come meritate il prosieguo della guerra al temibile nemico littorio. Che la farsa sia con voi.
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Caro Guzzo , mia mamma mi diceva sempre “diffida sempre da chi comincia i discorsi dicendo “io sono fatto cosi , ma se mi fanno questo allora anche io etc etc ….”.
Mi sembra che scorrendo gli ultimi articoli si intraveda tutta una sequenza di “io non sono fascista , ma bisogna però dire che etc etc”.
Mai invece si legge “io non sono cominista, non sono di sinistra , non sono partigiano, ma pero sono daccordo con …” Mai.
Queste aoparentemente sensate ed apparentemente misurate critiche all antifascismo nascondono un pensiero di fondo tutt’altro che equidistante dai problemi e dalle idee.
E d’altra parte come è possibile mettere sullp stesso identico piano un omicidio di strada (come quello di Pamela) con la reazione tutta politica di un signore che pur non conoscendo pamela , si erge a giustiziere ingiusto e spara a sei innocenti rei soltanto di essere neri ?
Come è possibile mettere sullo stesso piano una tragedia e genocidio limitaoi però nel e giunto alla fine di 20 anni di dittatura ed alla fine della piu sanguinosa guerra della storia umana, con tutte le conseguenze di odio create , insieme ad un immenso genocidio pianificato in modo matematico da una intera nazione che ha portato alla morte di 6 milioni di persone , e gestito con perfezione aritmetica?
Solo chi ha simpatia per i secondi casi può ampliare la portata dei primi per tentare di apparare la storia.
Se davvero condanni il gesto di Traini senza se e senza ma, sarebbe il caso che tu lo dica apertamente senza se e senza ma.
Ricordati che segui un dio che si è lasciato crocefiggere da innocente , e che non si è difeso. Quando sono arrivati a prenderlo per arrestarlo non si è difeso incenerendo le guardie e dicendo “Io sono buono e caro , ma se mi toccano etc etc”. L’amore al nemico era la sua eredità, il resto è tutta fuffa e tutto uso del cristianesimo per scopi politici, invece che della politica per scopi cristiani.
Mi scusi per lo sfogo, salve.
E mi scusi pure per gli strafalcioni ortografici , dovuti all’uso del telefonino e del correttore automatico…
Questo è parlare chiaro. Viva Giuliano.
Semplicemente grandioso! Grazie!
A ulteriore vergogna di questa setta bisognerebbe specificare che in realtà il loro europeismo è frutto di un opportunistico “Contrordine compagni!”. Infatti PCI e satelliti sono stati per decenni CONTRO l’Unione Europea, vista come una creatura AMERIKANA e ANTIKOMUNISTA. Questo valeva in parte anche per il resto delle sinistre europee. E’ con il crollo progressivo del comunismo che le sinistre si sono – a fari spenti e senza chiedere scusa – convertite all’europeismo e un po’ alla volta hanno cominciato a declinare l’idea d’Europa a loro modo e a scomunicare chi a questa idea non s’adeguava. Ed è sempre col medesimo crollo che la sinistra post-comunista si è convertita a quell’italianità che prima disprezzava (per quale motivo credete che una volta i giocatori della nazionale di calcio facessero ridicolmente scena muta al suono dell’inno mentre oggi fanno ridicolmente il contrario, se non perché tali espressioni di patriottismo venivano considerate manifestazioni di cripto-fascismo?) e similmente ha cominciato a ridurre l’idea d’Italia alla sua caricatura della repubblica-nata-dalla-resistenza, per poi cominciare a scomunicare a chi non s’adeguava al patriottismo costituzionale di stampo giacobino. Loro odiano gli italiani in carne e ossa perché s’oppongono alla loro settaria, ridicola, innaturale e falsa idea d’Italia. Rifare gli italiani era il sogno tanto dei fascisti quanto dei loro eredi antifascisti.
Bravo! Anche solo per il titolo… 😀
Il primo a tacere fu De Gasperi. Grande statista italiano in causa di beatificazione.
E pure dai prelati manco una parola. E oggi siete tutti indignati.
Patetici, sono antifascisti, come se ancora il fascismo esistesse. Ad essere precisi, invece il comunismo esiste a tutt’oggi, ed esprime tre dittature nel mondo, di cui una è il paese più popolato al mondo, la Cina. Forse sarebbe ora invece di sviluppare un compatto movimento anticomunista.
Parole sante e inoltre pare che la follia “antifascista” (scritto fra virgolette perché di antifascista non ha nulla) non si stia fermando ma continui a dare il meglio di sé. Di seguito mi permetto di linkare una mia riflessione fatta in seguito agli eventi di Torino, per chi avesse la curiosità di leggerla:
https://frammentiepensieri.wordpress.com/2018/02/24/fascisti-antifascisti-e-il-conflitto-da-superare/