«Un disastro per l’umanità e per il pianeta». «Il diavolo è una figura simbolica creata da noi». Le prime sono le parole con cui monsignor Marcelo Sanchez Sorondo, Cancelliere della Pontificia accademia delle Scienze, ha commentato la decisione di Trump di sfilarsi dall’accordo sul clima di Parigi, mentre le seconde sono quelle che padre Arturo Sosa, Generale dei Gesuiti, ha rilasciato a El Mundo. Mi sembrano affermazioni gravissime; ma non per Trump e neppure per la teologia, bensì per la Chiesa. Noi pecorelle sempre più smarrite abbiamo infatti numerosi pastori che non si rendono conto che, se da una parte negano l’esistenza del diavolo e la certezza delle parole di Cristo (come aveva fatto, poco tempo fa, sempre padre Sosa), e dall’altra tuonano solo su immigrazione e e ambiente, forse aumenteranno le donazioni a Save The Children e Greenpeace, ma continueranno a perdere fedeli i quali, se non possono avere la vera Chiesa, si cercheranno almeno il vero associazionismo. Un consiglio, quindi, a chi sta disorientando il gregge: se proprio amate le priorità sociali, prima di parlare di CO2 dovreste dire qualcosa a difesa di Charlie, il piccolo di nove mesi affetto sindrome della deplezione del Dna mitocondriale a rischio di essere soppresso perché, secondo i giudici inglesi, tenerlo in vita non sarebbe etico. Qualcuno infatti ha detto: «Qualunque cosa avete fatto ai più piccoli, lo avete fatto a me» (Mt 25,40). Affermazione cui, cari pastori 2.0, vale la pena dare retta anche se non è di Marco Pannella, no?
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Per fortuna che sono dell’Antica Religione,quella che il cristianesimo ha schifosamente copiato dal battesimo alla resurrezione sperando di cancellarci (invece siamo ancora qui!). La mia Religione,che è più una filosofia di vita come dovrebbero essere tutte, non si è mai contraddetta e soprattutto non ha nessuno che pontifica,giudica e ti dice cosa devi fare
Quest’anno per la prima volta niente 8 per mille alla Chiesa Cattolica, Sono arcistufo di certi pastori, della Chiesa sociologica e affarista, di questa Chiesa che va alla deriva.
Distinguerei il valore ponderale delle due affermazioni. A me interessa più la seconda. Se il Diavolo fosse solo una proiezione mentale di noi uomini mi chiederei perchè Dio permette il male. E mi risponderei che Dio sarebbe solo un un vecchio permaloso, che per le sue creature pevede dolore che nemmeno il peggiore dei padri e delle madri umane sanno offrire. Ma non credo affatto questo.
Il Curriculum Vitae et Studiorum di Sorondo e’ impressionante
https://en.wikipedia.org/wiki/Marcelo_Sánchez_Sorondo
Eppure, se e’ stato capace di dire che il diavolo e’ una figura simbolica… mi fa venire in mente Checkov, quando diceva “Che fortuna possedere una grande intelligenza: non ti mancano mai le sciocchezze da dire”.
Caro Giuliano, devo ammettere che questo Papa (e molti suoi seguaci più realisti del re) mettono a dura prova la mia fede. Tuttavia, devo altresì ammettere che l’affermazione “il diavolo non esiste” non riesce a turbarmi. Tra le mie imperfezioni di cristiano, infatti, c’è quella per cui non credo nell’esistenza del Diavolo.
Attenzione: non credere nell’esistenza del Diavolo non significa non credere nell’esistenza del male, significa solo pensare al male come a qualcosa che deriva dalla nostra libertà (male umano) oppure da un Dio che vuole metterci alla prova in vista di un bene maggiore (male naturale). Del resto, anche la figura del Diavolo dipenderebbe in ogni caso da Dio (non siamo gnostici!).
A mio parere, senza il Diavolo la fede cattolica risulta più semplice e non meno completa. Evidentemente qualcosa mi sfugge.
Si Riccardo qualcosa ti sfugge…
E non credere all’esistenza del Diavolo, Satana non rende nulla più semplice ma anzi rischia di far sfuggire anche altro oltre a dover mettere inevitabilmente in dubbio la sostanza di alcune parole di Cristo e avvenimenti tramandati dai Vangeli.
Senza entrare in queste casistiche dovrebbe bastare ciò che afferma il CCC che è assieme di verità e affermazio0ni vincolanti per la corretta Fede del Cristiano:
«Per leggere il racconto della caduta
390 Il racconto della caduta (Gn 3) utilizza un linguaggio di immagini, ma espone un avvenimento primordiale, un fatto che è accaduto all’inizio della storia dell’uomo. 507 La Rivelazione ci dà la certezza di fede che tutta la storia umana è segnata dalla colpa originale liberamente commessa dai nostri progenitori. 508
II. La caduta degli angeli
391 Dietro la scelta disobbediente dei nostri progenitori c’è una voce seduttrice, che si oppone a Dio, 509 la quale, per invidia, li fa cadere nella morte. 510 La Scrittura e la Tradizione della Chiesa vedono in questo essere un angelo caduto, chiamato Satana o diavolo. 511 La Chiesa insegna che all’inizio era un angelo buono, creato da Dio. « Diabolus enim et alii dæmones a Deo quidem natura creati sunt boni, sed ipsi per se facti sunt mali – Il diavolo infatti e gli altri demoni sono stati creati da Dio naturalmente buoni, ma da se stessi si sono trasformati in malvagi ». 512
392 La Scrittura parla di un peccato di questi angeli. 513 Tale « caduta » consiste nell’avere, questi spiriti creati, con libera scelta, radicalmente ed irrevocabilmente rifiutato Dio e il suo Regno. Troviamo un riflesso di questa ribellione nelle parole rivolte dal tentatore ai nostri progenitori: « Diventerete come Dio » (Gn 3,5). « Il diavolo è peccatore fin dal principio » (1 Gv 3,8), « padre della menzogna » (Gv 8,44).
393 A far sì che il peccato degli angeli non possa essere perdonato è il carattere irrevocabile della loro scelta, e non un difetto dell’infinita misericordia divina. « Non c’è possibilità di pentimento per loro dopo la caduta, come non c’è possibilità di pentimento per gli uomini dopo la morte ». 514
394 La Scrittura attesta la nefasta influenza di colui che Gesù chiama « omicida fin dal principio » (Gv 8,44), e che ha perfino tentato di distogliere Gesù dalla missione affidatagli dal Padre. 515 « Il Figlio di Dio è apparso per distruggere le opere del diavolo » (1 Gv 3,8). Di queste opere, la più grave nelle sue conseguenze è stata la seduzione menzognera che ha indotto l’uomo a disobbedire a Dio.
395 La potenza di Satana però non è infinita. Egli non è che una creatura, potente per il fatto di essere puro spirito, ma pur sempre una creatura: non può impedire l’edificazione del regno di Dio. Sebbene Satana agisca nel mondo per odio contro Dio e il suo regno in Cristo Gesù, e sebbene la sua azione causi gravi danni – di natura spirituale e indirettamente anche di natura fisica – per ogni uomo e per la società, questa azione è permessa dalla divina provvidenza, la quale guida la storia dell’uomo e del mondo con forza e dolcezza. La permissione divina dell’attività diabolica è un grande mistero, ma « noi sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio » (Rm 8,28).»
Nell’affermare il CCC che “Egli (Satana) non è che una creatura…” afferma nel tempo stesso se mai ve ne fosse stato bisogno, che Satana esiste ed è creatura.
Il far credere nella sua non-esistenza è uno dei principali inganni e mistificazioni che Satana adotta per ingannare anche chi si dice “credente”.
Così facendo infatti la sua opera omicida e distruttrice e difficile da contrastare e combattere, nell’ambito della vita personale prima ancora che nel mondo.
Se infatti non conosciamo o riconosciamo il Nemico, come ci difenderemo?
Matteo 10,28
«E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; temete piuttosto colui che ha il potere di far perire e l’anima e il corpo nella Geenna.»
E’ parola del Signore e parla espressamente si “colui”, non di un generico “male”.
E se la Verità, parla di un “colui”, non sta parlando di un parto della nostra mente, del nostro spirito o della nostra società malata.
Sapienza 2,24
«Ma la morte è entrata nel mondo per invidia del diavolo;
e ne fanno esperienza coloro che gli appartengono.»
E’ entrata – per invidia – del Diavolo!
E’ Parola di Dio.
Buon cammino Riccardo.
Bariom, grazie per la tua risposta articolata e ricca di citazioni.
Quando dico che “qualcosa mi sfugge” è proprio perché so benissimo che il CCC propone di considerare l’esistenza del Diavolo come reale. Altrimenti, perché mai avrei parlato di “mie imperfezioni”?
A far problema è proprio questo, non tanto le parole di Cristo che possono comunque essere interpretate in modo metaforico come del resto si fa in molte altre occasioni.
Quando poi dico che non postulare l’esistenza del Diavolo rende le cose più “semplici”, uso questo termine in senso logico/filosofico: tra due teorie simili va scartata quella che postula l’esistenza di un ente in eccesso.
Capisco poi che nell’immaginario di molti pensare al Diavolo come ad un’ esistenza reale faciliti emotivamente la comprensione di come stanno le cose e induca alle giuste reazioni. Ma questo non deve pesare su chi cerca la verità e non le “facilitazioni” emotive per orientare la giusta condotta.
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Matteo 24:11,12 – “E sorgeranno molti falsi profeti, e inganneranno molti. E a causa dell‘abbondare dell’iniquità, l’amore di molti si raffredderà.”
Yahushua ci avverte qui che negli ultimi giorni emergeranno dei falsi profeti. Apparentemente ciò causerà un’abbondanza di “iniquità”. E’ interessante analizzare la parola “iniquità”, così come è stata tradotta dal greco nella nostra lingua. Essa deriva dalla parola greca “anomia”. Nel dizionario greco di Thayer troviamo la seguente definizione per questa parola:
BDB/Thayers # 458 anomia da 459; TDNT – 4:1085,646; n f AV – iniquità 12, ingiustizia 1, trasgredire la legge + 4060 1, trasgressione della legge 1; 15 1) la condizione di chi è senza legge 1a) perchè non la conosce 1b) perchè la viola 2) disprezzo e violazione della legge, iniquità, malvagità.
http://www.assembleadiyahushua.it/la-violazione-della-legge-abbondera/