Devo dire che mi sfugge il motivo di un certo entusiasmo, a destra come a sinistra, per il caos sulla Giunta Raggi, ormai da giorni – come se Amatrice fosse stata già ricostruita e i grandi problemi strutturali di questo Paese superati – il tema principale delle cronache. Fatico a comprendere questo entusiasmo, abbastanza evidente, perché francamente inopportuno e fuori luogo. A sinistra dovrebbero infatti sapere – o ricordarsi – che Roma caput mundi, ergo nel momento in cui sulla Capitale incombono nubi è tutta l’Italia, che pure il PD governa, con la sua immagine e la sua presentabilità sul piano internazionale a pagarne le conseguenze; allo stesso modo un centrodestra ancora acefalo e convalescente, senza una guida sicura e senza gambe per correre, ha ben poco di cui rallegrarsi se il fronte grillino dovesse perdere consensi che oggi avrebbero, nel caso, un solo destino possibile: il Partito degli Astenuti.
Il solo che può trarre un relativo vantaggio da questa situazione caotica è Matteo Renzi, non a caso gongolante, l’altra sera, a Porta a Porta. Il Pinocchio di Rignano sull’Arno, infatti, con il Movimento 5 Stelle in panne ha la possibilità – anche in vista di un referendum costituzionale che deve decidersi a fissare, e il cui esito vittorioso pare quanto mai dubbio – di respirare insieme alla maggioranza. Tuttavia anche l’ex Sindaco di Firenze, in realtà, farebbe bene a non illudersi: la base grillina è stata data come in rivolta e irrimediabilmente delusa altre volte, salvo poi restare sul campo senza mortali emorragie di consenso. Una ragione in più, quest’ultima, per evitare festeggiamenti prematuri e tenere a mente una lezione che vale in tanti ambiti della vita, e cioè che l’avversario va battuto sul campo. Tutto il resto, dalle ingenuità alle colpe più gravi, non costituisce alcuna ragione per festeggiare. Soprattutto se c’è di mezzo Roma.
Alessandro ha detto:
O sei del PD o di Forza Italia se no, non scrivevi un’articolo di questo tipo.
Ti si stringe quella cosa lá con la Raggi a Roma eh ? Ti conviene pregare e tanto perché i giochi sono appena cominciati e non sará Renzi a salvare il culo a Grillo e neanche gli amici di Alemanno.
giulianoguzzo ha detto:
Non ho capito granché del suo commento, ma comunque prego: grazie molte del consiglio. Ah, “un’articolo” si scrive senza l’apostrofo. Saluti.
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