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Oggi, signore e signori, il blog compie quattro anni e sarebbero davvero parecchie le cose da dire sui 1.064 post, sulle oltre 800.000 pagine visualizzate e su numeri importanti sia perché in continua e sorprendente crescita sia perché, a ben vedere, non sono affatto solo numeri, essendo invece la prova di un rapporto – fra me e i miei pazientissimi lettori – che continua, matura, evolve. Tanto è vero che in più di qualche caso sono nate amicizie, contatti, scambi di e-mail dai quali, non ho nessuna difficoltà ad ammetterlo, mi sono giunti talvolta spunti per nuovi articoli e nuove riflessioni; e pure per migliorare, anche se questo è un esercizio senza fine.

Che dire? Da quel 4 luglio 2012, quando pensai di inaugurare questo spazio, davvero tantissime cose sono cambiate e so che il blog, ormai, è un punto d’incontro stabile fra persone differenti tra loro – dallo studente al docente universitario, da chi ci capita così, ogni tanto, a chi lo segue regolarmente – ma, quel che è più bello, fra persone con punti di vista diversi che tuttavia, per ragioni misteriose, trovano utile soffermarsi su articoli che scrivo, credetemi, sempre con la stessa ambizione: stimolare una riflessione, uscire dal recinto dell’ovvio alla ricerca di qualcosa a cui, magari, non avevate pensato.

Ci riesco? A volte sì, altre no: però ci provo sempre. Tento difatti quasi quotidianamente – pur coi miei evidenti limiti – di lanciare un sassolino nello stagno, di vestire di parole pensieri altrimenti destinati a rimanere volatili, di passaggio. Un tentativo che se da un lato mi sottrae tempo (quasi esclusivamente notturno), dall’altro mi restituisce enormi soddisfazioni. Ecco perché, dopo quattro anni, un libro pubblicato, e milioni di parole dopo siamo ancora qui, in questo angolo a volte trincea a volte giardino, ma sempre luogo per cose vere e forti, in permanente e festosa ribellione all’idea che si debba essere tutti uguali. Grazie mille, Amici.

Giuliano Guzzo