Al Meeting di Rimini conto molti amici, troppi per parlarne male. Ma quest’anno a presentarlo c’è stata Emma Bonino, troppo perché ne parli bene. Non alludo alla persona, sia ben chiaro, ma al personaggio, alla storica leader radicale senza le cui gesta l’Italia sarebbe probabilmente un Paese diverso, con molti più figli e più matrimoni, e quindi migliore. Ero rimasto, come molti, alle lamentele di qualche anno fa dello scrittore Antonio Socci, letteralmente furioso con gli organizzatori per aver chiamato Pierluigi Bersani a presentare un libro di don Giussani – «qualcosa peggio di un’assurdità» (“Libero”, 10/8/2006), tuonò – ma con quest’idea, lo dico col massimo rispetto, penso si sia toccato il fondo; la sola eventualità positiva sarebbe stata che Emma Bonino, a sorpresa, avesse annunciato a tutti la propria conversione, mai più battaglie incivili spacciate per civili, cosa non avvenuta.
Preciso che non ho la presunzione di dire che la titolare della Farnesina non meritasse attenzione, ma ho la sensazione che non lo meritassero, questo invito alla presentazione dell’evento, i tanti ammiratori e seguaci di Giussani, persone – afferma Enrico Deaglio, certo non ciellino – che «predicano la castità, denunciano i medici che non sono obiettori di coscienza nei casi di aborto, sostengono la necessità di un’educazione cattolica» (Patria, Il Saggiatore, Milano 2010, p. 257), e cioè che vivono non diversamente bensì in totale antitesi rispetto ai valori del Ministro degli Esteri, e non lo meritasse neppure storia del Meeting, evento che negli anni ha ospitato gente del calibro di Barsotti e Guitton, Testori e Del Noce, Lejeune e Frossard, Lévinas e Luzi. Lo ripeto: al Meeting conto troppi amici per parlarne male ma se il 2 luglio scorso è stata chiamata Emma a presentarlo, mi spiace, non posso proprio starmene Bonino.
Una che si vanta di aver collaborato con Aurelio Peccei, la fondatrice del CISA, invitata più volte al Bilderberg, la responsabile dell’assassinio di 6.000.000 di bambini, ma che ci fa al Meeting di CL?
Certamente sarà presente il gazebo firma la petizione UNO DI NOI per il riconoscimento giuridico dell’embrione.. prima del suo intervento accompagnatela a firmare!! Che peccato amici di CL non vorrei che per farvi pubblicità siate arrivati a disconoscere la famiglia e la vita!! Mi sembrerebbe un prezzo troppo alto!!!
condivido le perplessità espresse nell’articolo, ma mi permetto una annotazione. si scrive “non alludo alla persona ma al personaggio”. qui secondo me sta il discrimine, sia da parte di Guzzo che da parte degli organizzatori del Meeting: invitata è la persona, o il personaggio? perchè Gesù parlava con pubblicano Zaccheo, non con il personaggio Zaccheo. se consideriamo la Bonino un “personaggio” (in latino “persona”, cioè “maschera”) non siamo cristiani. se invece la incontriamo come persona, lei che non sa vedere una persona in un bambino non ancora nato, potrebbe accadere l’impensabile.
si caro amico ma il meeting si presenta come evento cristiano cattolico che ha come caratteristica l’ annuncio della verità. tu, organizzatore del meeting, puoi invitare emma bonino in quanto il meeting si presenti anche come “diaologo”; ma sei tenuto a dire sia a lei che alle persone presenti che le sue idee contrastano in pieno con lo spirito del meeting e di chi lo organizza. Gesù stava anche con maria maddalena, ma gli aveva detto che era una prostituta e di non peccare più.
Se la mettiamo sul piano della coerenza ha fatto peggio la Bonino ad accettare… sul piano del metodo gli organizzatori del meeting hanno proprio usato quello cristiano: amate i vostri nemici… sono i malati che hanno bisogno del medico… ecc ecc. Questo scandalizza? Bhé, come dice Papa Francesco: bene.
E poi, scusate se mi dilungo, ma che Bersani abbia presentato un libro di Giussani ha portato nefaste conseguenze alla chiesa e al mondo? Non mi pare proprio. Anzi, è proprio questa apertura che fa del meeting il meeting mentre la contrapposizione sterile fa delle nostra politica (e relativi giornalisti/commentatori al seguito) la nostra politica. State sereni e giudicate la pianta dai frutti.
probabilmente hai ragione …..anche se è duro digerire la sua presenza.
scusate ma abbiamo capito cos’e’ il meeting ? E’ un’apertura al reale a cio’ che c’e’ e’ nato dall’interesse su tutto cio’ che c’e’.
meeting per l’amicizia tra i popoli anche i ” diversi”
e figuriamoci se il Meeting ha la pretesa di convertire qualcuno! Se facciamo tutto da soli a che servirebbe Dio?
Sono anni che frequento il meeting, ma a questo punto si, mi viene il dubbio di non aver capito cos’è.
Mari, visto che sembra tu abbia le idee chiare, avresti la bontà di spiegarcelo? Che significa “apertura al reale”? Che significa “avere la pretesa di convertire qualcuno”? Che significa “amicizia tra i popoli anche i diversi”? Che significa nel concreto, dico.
DAL SITO DEL MEETING :” Che cos’è il Meeting
É la fine degli anni ’70. Tra alcuni amici di Rimini, che condividono l’esperienza cristiana, nasce il desiderio di incontrare, conoscere e portare a Rimini tutto quello che di bello e buono c’è nella cultura del tempo. Così ha origine il Meeting per l’amicizia fra i popoli nel 1980. Un incontro tra persone di fede e culture diverse. Un luogo di amicizia dove si possa costruire la pace, la convivenza e l’amicizia fra i popoli. Una trama di incontri che nascono da persone che mettono in comune una tensione al vero, al bene, al bello……….
………Sin dalla sua origine il Meeting ha scommesso sul desiderio e la passione che ogni uomo ha nel proprio cuore, quel desiderio di bellezza, verità, giustizia che don Luigi Giussani, fondatore del movimento di Comunione e Liberazione, ha chiamato esperienza elementare, terreno comune per l’incontro e il dialogo.” Questa e’ stato, Marco, cio’ che mi ha colpito dell’incontro con Il Carisma di Don Giussani, e che mi ha fatto aderire, questa apertura sul reale,a cui ti apre l’esperienza cristiana, di cui Meeting ne rappresenta l’esempio. Il reale c’e’ , non lo faccio io e faccio l’esperienza che ha dentro una promessa di bene “ Omni creatura bona” S.Paolo
Ti invito a guardare il video pensando che la Bonino ha dentro lo stesso tuo desiderio di felicita’, posso non condividere le sue scelte,e non le condivido, ma non per questo non invitarla, peraltro era oggettivo a lei l’invito visto il ministero che rappresenta.
Ultimo la conversione: va da se’ che quando incontro il Bello, Il Vero, desidero( o posso non farlo,) aderirvi e questo sara’ nei tempi e nei modi di un Altro.
Quelle che ti sembrano “idee chiare” sono frutto dell’esperienza cristiana che vivo ,che finalmente mi liberano dal mettermi contro chi non
la pensa come me, me li fa vedere come un bene, non un ostacolo, per la pienezza del mio io: figli di un solo Padre, come ci sta ricordando Papa Francesco.
Grazie per avermi dato la possibilita’ di dare le ragioni di cio’ che avevo affermato in maniera sbrigativa.