L’abbraccio della lampada
una stanza in disordine
e attorno poco altro:
così attendo i tuoi passi.
Forse verrai di nascosto
fra labbra di ombre,
elegante come ballerina;
o forse resterai dietro la luna.
Nessuno conosce il tempo,
dove tiene la felicità,
né il ritmo improvviso
di miracoli senza orari.
Ma se per caso arriverà,
sarà senz’altro estate
e ci si verrà incontro
nel congedo dello spazio.
Finirà così il labirinto
e ci guarderemo a lungo
nel giorno che li contiene tutti,
entrambi paghi dell’attesa.
Bella, bellissima, commovente anche. E’ la bellezza, il mistero, la luce della vita eterna, il dies natalis in cui avverrà finalmente l’incontro con la verità tutta intera? E’ bello questo sguardo che va al di là delle labbra di ombre, dietro cui già vede la luce calda della resurrezione. Bella, grazie. Voglio anch’io un’attesa così.
Troppo gentile, cara Renata, davvero: grazie di cuore. Buonanotte.