attesa

L’abbraccio della lampada

una stanza in disordine

e attorno poco altro:

così attendo i tuoi passi.

Forse verrai di nascosto

fra labbra di ombre,

elegante come ballerina;

o forse resterai dietro la luna.

Nessuno conosce il tempo,

dove tiene la felicità,

né il ritmo improvviso

di miracoli senza orari.

Ma se per caso arriverà,

sarà senz’altro estate

e ci si verrà incontro

nel congedo dello spazio.

Finirà così il labirinto

e ci guarderemo a lungo

nel giorno che li contiene tutti,

entrambi paghi dell’attesa.